Giocare scrivendo... imparare giocando!

01/07/2012 08:43

Nel 1960 venne fondata in Francia da Raymond Queneau e François Le Lionnaise l'OULIPO, ovvero l'Ouvroir de Litterature Potentielle con l'intenzione di esplorare nuovi orizzonti letterari. Il concetto fondamentale di OULIPO è quello (in francese) di contrainte, vale a dire vincolo, restrizione, regola del gioco. L'intento era quello di produrre testi letterari partendo da una restrizione, appunto, che comportasse la riduzione della libertà espressiva. Paradossalmente si otteneva il risultato opposto: la creatività ne veniva amplificata straordinariamente. Gli scrittori che aderirono all'iniziativa, tra i quali nel 1966 venne cooptato Georges Perec, si "divertirono" producendo "lipogrammi", "tautogrammi" e altri giochi letterari e enigmistici. Qual è il senso di questi e altri giochi irriverenti che letterati serissimi (pensiamo, per fare esempi italiani a Italo Calvino, oppure a Umberto Eco e Guido Almansi che hanno riscritto la famosa poesia di Giacomo Leopardi Il passero solitario rispettivamente come lipogramma in "a" e in "e")? Null'altro se non questo: far vedere praticamente le infinite possibilità combinatorie del linguaggio, esercitarsi con esse, imparare ad amarle e anche a temerle.

Il TAUTOGRAMMA consiste nello scrivere un testo su un personaggio o su una situazione usando esclusivamente parole che iniziano con la medesima lettera. Ad esempio "Dedalico dandy decadente di difficile definizione" è D'Annunzio. Si tenga conto che nel tautogramma è difficile evitare lo stile telegrafico, in quanto l'utilizzo delle connessioni (articoli e preposizioni) è condizionato dalla lettera scelta in partenza. Con la "A" sarà più facile dare scorrevolezza al testo (si possono usare per esempio le preposizioni articolate alla, allo, alle, agli).

Il LIPOGRAMMA è invece l'abolizione di una lettera dell'alfabeto (questo gioco si può anche chiamare più semplicemente lettera avvelenata), normalmente la R o una vocale. Georges Perec scrisse un intero romanzo, intitolato La disparition eliminando la lettera E (tradotto in italiano, rispettando il lipogramma in "e", da Piero Falchetta per i tipi di Guida editori col titolo La scomparsa). Infatti quello a cui allude il titolo è anche la scomparsa di tale vocale. Abolendo la vocale e, Perec si è inibito l'uso di parole frequenti e apparentemente insostituibili come je, deux, être, degli aggettivi femminili e di chissà quante altre parole fondamentali della lingua francese. Ciò significa eliminare un vocabolo francese su tre. Questa decisione ha una spiegazione simbolica: abolendo arbitrariamente una lettera dell'alfabeto (cosa che a molti può apparire irragionevole se non folle) Perec voleva rappresentare l'irragionevole e abominevole tentativo di far scomparire dalla faccia della terra la razza ebraica da parte dei nazisti (sua madre e parte della sua famiglia trovarono la morte nei campi di sterminio). Un gioco letterario, dunque, può sottintendere molto di più.

Esempi di questi e altri giochi simili si possono trovare nel libro Povero Pinocchio. Giochi linguistici di studenti del corso di comunicazione di Umberto Eco, curato per Comix. Tra gli esercizi proposti (oltre a quelli già illustrati): sistemare la punteggiatura di Alessandro Manzoni con criteri attuali; sostituire tutti i sostantivi e tutti i verbi di un capitolo di Pinocchio conservandone però il senso; scrivere la dimostrazione rigorosa di un'affermazione del tipo "L'aria di montagna fa male alla salute", ecc.
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Altri testi utili:

Bianca BARRATELLI, Stefano BRUGNOLO, I ferri del mestiere, Loescher editore, 1994
Stefano BRUGNOLO, Giulio MOZZI, Ricettario di scrittura creativa, Seconda edizione in volume unico riveduta e aumentata, Bologna, Zanichelli, 2000.

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